Brevi cenni di storia nella testimonianza comunitaria a presentazione della comunità

La maggioranza dei membri oggi appartiene alla diocesi di Bologna, ma altri provengono dalle diocesi di Faenza, di Latina, di Reggio Emilia e di Trento.

Presentazione di alcuni momenti significativi del nostro cammino.

Nel 1969 alcuni giovani riuniti dal sacerdote don Giampaolo Burnelli della diocesi di Bologna parteciparono ad un campo estivo di lavoro a favore di una casa di orfani a Piediluco in Umbria. Ogni giorno oltre al lavoro, si proponeva la preghiera di Lodi, Vespri, la S. Messa e la lettura di un intero capitolo del Vangelo secondo san Marco. Successivamente si formarono alcuni gruppetti di persone che ogni settimana si incontravano per leggere e meditare un brano di Vangelo, confermati anche dalla partecipazione a liturgie domenicali della “Piccola Famiglia dell’Annunziata” di don Giuseppe Dossetti.

Nel marzo 1974 la maggior parte dei giovani si allontanò, orientati ad interessi diversificati di servizio socio-politico: rimase un piccolo “resto” che iniziò un cammino timido ma costante di incontri settimanali nelle case poiché alcune famiglie davano ospitalità a quanti desideravano fare un cammino di approfondimento della propria fede. Il Signore cominciò ad aggiungere altre famiglie e persone singole attirate dalla Parola del Signore approfondita dai commenti dei Padri della Chiesa in preparazione al Giorno del Signore e dalle meditazioni di don Divo Barsotti.

L’8 gennaio 1979 alcune sorelle hanno potuto iniziare la loro vita comune nella Casa di preghiera di san Giovanni Battista nel desiderio di praticare una vita più raccolta e religiosa. Il 18 marzo 1984, (seconda domenica di Quaresima) quanti si sono sentiti chiamati a consegnare la propria vita al Signore hanno formato la “Comunità dei Figli di Maria di Nazareth” facendo l’"atto di consacrazione" con impegni precisi sulla preghiera, l’ascolto della Parola e l’aiuto fraterno in ordine alla Comunione col Signore. Il 25 marzo 1999 la Chiesa ha approvato ad experimentum per un triennio, lo Statuto dell’Associazione e il 25 dicembre 2002 siamo stati approvati come Associazione di fedeli con nucleo che pratica i consigli evangelici.

La nostra Comunità riunisce insieme, come unica famiglia, le diverse vocazioni: sia quanti vivono gli impegni di vita cristiana nel contesto familiare e secolare (1° ramo), sia le sorelle che hanno fatto una scelta di totale consacrazione a Dio nella verginità (2° ramo), sia il ministero apostolico servito a noi direttamente dal Sacerdote indicato dall’Arcivescovo. Abbiamo esperimentato come “una grande grazia” il poter vivere in comunione di impegni e di intenti e in un medesimo cammino “i carismi” delle vocazioni diverse, nella Chiesa del Signore.

L’ascolto della Parola di Dio e la preghiera, personale e liturgica, accompagnano la nostra vita quotidiana e sono pure il contenuto dei nostri impegni, formulati come promesse o come voti, davanti al Signore e davanti ai fratelli tutti, consapevoli del ricchissimo dono della vita "comunitaria" o "comune". Riconosciamo infatti come una grande grazia l’aver potuto continuare ad incontrarci tra noi nel Nome del Signore, consapevoli che, per il nostro Battesimo, apparteniamo tutti a Cristo, Figlio di Dio e Primogenito tra molti fratelli, nella Chiesa. Noi laici ci ritroviamo settimanalmente, a piccoli gruppi "di fraternità", nelle case. Tutti insieme siamo convocati periodicamente per ritiri, giorni di convivenza e di pellegrinaggio.

I gruppi di fraternità di una certa zona li chiamiamo "Cenacoli" per dire l'affidamento di tutti a Maria Santissima e il bisogno profondo che ovunque "fiorisca" lo Spirito Santo di Dio perché ci sia comunione vera e coraggiosa e coerente testimonianza. Sperimentiamo tutti la nostra lentezza a convertirci, nonostante la fedeltà di Dio e i suoi continui richiami, le occasioni offerteci e gli impegni presi; la stabilità e la fedeltà, la perseveranza e il raccoglimento sono sempre minacciati: è necessario pertanto ravvivare continuamente il dono ricevuto, anche con l’incoraggiamento, l’esortazione e il sostegno vicendevole. Rimane in noi il desiderio di giungere alla santità, di sostenere ognuno ed in particolare le famiglie per vivere questa spiritualità in cui crediamo fermamente, ma soprattutto, come genitori, speriamo, per dono di Dio, di poter consegnare la fiaccola della fede ai nostri figli!

Per tutti noi consacrati nei diversi stati di vita, Maria è il grande esempio e la sicura protezione sotto la quale possiamo sempre trovare rifugio, e nella Santa famiglia di Nazareth ci incoraggia a vivere, col suo aiuto, la vita ordinaria in modo straordinario. I misteri dell’Annunciazione e della Visitazione, che noi richiamiamo quotidianamente con la recita dell’Angelus prolungato e l’invocazione allo Spirito Santo sono il continuo ed esemplare riferimento per la preghiera e per la vita cristiana di ogni membro.